Chi di voi, tornando con i ricordi alla propria infanzia, non la ricollega ai famosissimi mattoncini colorati? I Lego compiono mezzo secolo e si preparano ad essere festeggiati in tutto il mondo con mostre, eventi speciali e prodotti esclusivi.

Primo strumento di apprendimento e creatività, le costruzioni Lego sono inimitabili. La materia prima utilizzata è l’ABS, una plastica resistente formata da granelli che vengono scaldati e resi quasi liquidi per esssere passati allo stampo. Il lavoro è fatto con una accuratezza tale da far in modo che i lego si incastrino sempre perfettamente.

[oblo_image id=”1″]Eletto “gioco del secolo“, il vecchio Lego non nutre alcuna forma di rivalità con i nuovi giochi elettronici. In Italia, la prima esposizione dedicata alle costruzioni è allestita al museo del giocattolo di Zagarolo dove si potranno ammirare più di 30 realizzazioni in Lego della struttura monumentale: dai prototipi delle auto di Formula 1, alla riproduzione in scala del campanile della cattedrale di Lecco.

Ma qual è l’origine dei Lego? Dobbiamo tornare nel lontano 1932, anno in cui un falegname di Billund, Ole Kirk Christansen, per affrontare la Grande Depressione del 1929, converte la sua fabbrica di mobili in una piccola aziena di giocattoli in legno che chiama Lego, nome nato dalla combinazioni di due parole danesi “LEg GOdt” che significa giocare bene. Verso la fine degli anni ’40, Christansen passa dal legno alla plastica ed inizia la produzione industriale dei primi mattoncini che vengono perfezionati fino ad acquistare, il 28 Gennaio 1958, la forma attuale.

Il mattone dei bambini rimane così negli anni alla base di qualsiasi costruzione anche se il sistema Lego subisce molte variazioni. Oggi il marchio danese si è adattato all’evoluzione tecnologica dei giochi e produce motori, ingranaggi, luci ed altoparlanti da combinare insieme ai classici pezzi di plastica. Ma, nell’era della tecnologia, possiamo dire che, dopo 50 anni, il bilancio dei famosi mattoncini è ancora decisamente positivo.

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