Contrasto, luminosità, resa cromatica e profondità del nero, sono alcune fra le storiche gatte da pelare per la tecnologia LCD. A lungo si è dovuta dar da fare per raggiungere gli standard qualitativi del vecchio tubo catodico, tanto è vero che non pochi grafici professionisti continuano a prediligere un tradizionale monitor CRT per lavorare.

[oblo_image id=”2″]Samsung presenta al CES 2008 due esemplari di HDTV, da 14,1″ e 32″, dotati di pannelli OLED (Organic Light Emitting Diode), da lungo attesi dagli appassionati di tecnologia che finora hanno potuto usufruirne soltanto tramite pochi e costosi modelli di notebook Sony ed Apple.

Gli schermi OLED sfruttano la peculiarità di emettere luce propria, servendosi di una o più pellicole di materiale organico dotato di elettroluminescenza (lucciola docet). Non necessitano quindi di essere retroilluminati da lampade, come avviene nei display a cristalli liquidi (ideali quindi dove occorre contenere i consumi energetici, come avviene appunto nei notebook)

[oblo_image id=”1″]I nuovi modelli Samsung OLED pesano quindi il 40% in meno rispetto ad un LCD di pari stazza e raggiungono lo straordinario contrasto di 1.000.000:1, disponendo inoltre di una gamma cromatica più ricca e neri più profondi (minati negli LCD dalla retroilluminazione a lampada). Per poter acquistare HDTV OLED con una diagonale superiore ai 32″ dovremo però aspettare, secondo Samsung, fino al 2010.

Gli amanti delle grandi dimensioni non restano comunque delusi: Samsung affianca alle più ridotte soluzioni OLED un modello ultra-sottile 52″ con contrasto 50.000:1 (da record per un LCD), disponibile al pubblico nel 2009, ed un mastodontico 82″ QFHD (Quadruple Full High Definition, 3.840×2.160px).

A questi si aggiunge un interessante modello 570DXN, LCD da 57″ in grado di riconoscere i movimenti dell’utente, in modo da adattare l’immagine a seconda della distanza di visione, grazie a particolari sensori di movimento sviluppati da Reactrix Systems.

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