Domenico Semeraro , i misteri del suo laboratorio

Stelle Nere , Domenico Semeraro protagonista della puntata del 7 Marzo
Stelle Nere , Domenico Semeraro protagonista della puntata del 7 Marzo

Un uomo, un laboratorio, qualche annuncio sui giornali e una rete di misteri sempre più fitta. Domenico Semeraro era apparentemente solo un segretario di bassa statura (alto appena 1,30 m), ma la realtà della sua esistenza ha superato ogni fantasia.

Domenico Semeraro era all’apparenza stravagante, ma nessuno poteva immaginare neppure lontanamente il suo microcosmo in cui perversioni e ricatti, abitudini e manie si fondevano in modo sinistro. Un laboratorio per imbalsamare animale che spaventava ma al tempo attirava un numero insospettabile di appassionati del genere in ambiente capitolino. E un cammeo in un film perverso , discusso e discutibile di Fulci che gli serve per poter vantare trascorsi cinematografici: è lui a recitare la controfigura di un bambino nella pellicola Non si sevizia un Paperino .

E poi il triangolo torbido con i due giovani , Michela Palazzini e Armando Lovaglio , che lo accampagnerà al drammatico epilogo. Adescati con una proposta di lavoro saltuario e subito avvinti dallo strano carisma di Domenico Semeraro, la coppia si è vista travolgere dalle minacce (lo stesso Domenico Semeraro millantava (?) di aver ucciso un altro uomo facendolo sparire) e dal ricatto della pubblicazione di foto inopportune. Fino alla drammatica decisione di sbarazzarsi di Domenico Semeraro senza perdere neppure una parola o un secondo per negare la responsabilità del diritto.
Armando Lovaglio verrà condannato per omicidio, Michela Palazzini (che all’epoca era in attesa di un bambino) sconterà un anno per occultamento di cadavere. Dietro una lunga scia di sospetti e di verità mai acclarate legate alla figura di Domenico Semeraro che ispirerà anche un film del 2002 di Matteo Garrone dal laconico titolo de L’imbalsamatore.

Anche in questa seconda edizione Stelle Nere, il format di Rai 3 della seconda serata del sabato, sta riscontrando il favore del pubblico grazie alla qualità e all’identità facilmente riconoscibile dello stile narrativo. Personaggi accomunati da una comune irresistibile attrazione per il male e si trova un filo conduttore sia per criminali noti alla cronaca nostrana sia per esponenti del crimine oltreoceano Rimangono gli stessi ingredienti che sono stati apprezzati da critica e pubblico nelle scorse settimane: la voce di Marco Marra che conduce attraverso i torbidi sentieri di una mente criminale, le tavole di Chiara Fazi divenute già un cult in rete e alcune note di sottofondo per accompagnare le parole. Ci si sofferma sui dettagli con l’attenzione di uno scrittore di gialli che per rendere più credibili le proprie storie deve dare i nomi ai personaggi, alle vie e ai locali. Non si cerca lo scandalo, ma si aggiunge una dimensione psicologica al resoconto dei fatti, si osserva come un delitto possa avere interesse sociologico per il clamore che suscita, si mantiene il gusto di fare le cose per bene. Non si improvvisa nulla per una questione di qualità. Si selezionano con cura le parole, si centellinano le tavole affinchè abbiano il massimo impatto. Si riporta la televisione a fare ciò che serve: mettersi al servizio di una buona idea. Perchè tutti si preoccupano di fare tv, qualcuno per fortuna si preoccupa di farla bene.

Domenico Semeraro protagonista della puntata di Stelle Nere del 7 Marzo : tutti i misteri dell’imbalsamatore ucciso nel 1990

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