Di fuga in fuga di Claudio Calabrese è un romanzo che giunge in un momento in cui il dibattito sul diritto di cittadinanza è entrato nel vivo: l’autore ha deciso di dare il suo contributo raccontando la storia di un ragazzo di origini marocchine ma cresciuto in Italia, che si trova da adulto a non avere ancora la cittadinanza italiana nonostante abbia frequentato tutte le scuole nel nostro Paese, e si sia integrato perfettamente dal punto di vista socio-culturale.

Rayan Biker è nato nell’affascinante città marocchina di Béni-Mellal, che giace in un’oasi ai piedi del monte Jbel Tassemit; a quattro anni parte con sua madre Halima per l’Italia, in cui entrano illegalmente con documenti falsi. Prima si sistemano a Roma, dove riescono a trovare rifugio presso altri immigrati e, successivamente, si spostano a Trento; qui Halima conosce Gennaro, un uomo molto più anziano di lei, e dalla loro relazione nasce Anastasia. Rayan cresce quindi a Trento ma da subito si rende conto di essere guardato diversamente dai suoi coetanei, a causa del differente colore della sua pelle; inoltre, negli anni sua madre ottiene la cittadinanza, mentre la sorellina ne ha già pieno diritto essendo nata in Italia da padre italiano: per lui, invece, non c’è la stessa possibilità e né Halima né Gennaro si spendono per aiutarlo ad ottenerla.
Questa mancanza provocherà in Rayan un profondo malessere, che lo porterà a sentirsi sempre più discriminato e privato della dignità di appartenere al luogo in cui ha vissuto praticamente per tutta la sua esistenza. Ciò causerà anche dei contrasti famigliari, tanto che a diciotto anni, dopo un diverbio con sua madre, Rayan lascerà la casa dei genitori per andare a vivere da solo con mezzi di fortuna.
Claudio Calabrese fotografa una realtà ben diffusa nel nostro Paese, mettendosi dal punto di vista di un “cittadino di serie B” che desidera integrarsi e che ne ha tutte le carte, ma che si sente respinto; il lettore segue la storia di Rayan dai tredici ai trentadue anni, osservando come questo negato senso di appartenenza possa distruggere le speranze di un giovane che vuole solo vedere tutelati i suoi diritti.
Quando Rayan capisce che deve lottare da solo per ottenerli, perché nessuno gli regalerà mai niente, comprende anche di dover combattere per la dignità di tutti gli altri immigrati: si farà quindi interprete e portavoce di chi la voce non ce l’ha, perché soffocata da una burocrazia farraginosa e da una crudele indifferenza sociale.
Casa Editrice: Edizioni Praxis Verlag
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 252
Prezzo: 17,00 €
Codice ISBN: 978-8896134412
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