Damien Rice
Damien Rice
Damien Rice ospite nella serata di Giovedì 20 Febbraio al Festival di Sanremo

“Cause nothing is lost, it’s just frozen in frost” (Perchè nulla è perso, è solo ghiacciato nel gelo”) è una delle sue frasi più celebri ed esprime il proprio percorso artistico. E’ un vero miracolo che il talento di Damien Rice, quarantenne di Dublino, non sia andato perso nonostante un modo di vivere la musica e la vita inneggiando sempre e soltanto alla libertà. Ma dove lo trovate un altro che rigetta un contratto discografico con una casa prestigiosa come  Polygram solo perché teme che i vincoli possano imbrigliare il proprio estro? Lui ha fatto così: ha rifiutato una carriera avviata con il gruppo dei Juniper per esplorare – non solo metaforicamente – nuove strade ancora non battute. Ha viaggiato per rigenerarsi, per stimolare la propria vena creativa prima di presentare una demo al produttore David Arnold che, per fortuna, si è accorto di avere tra le mani un tesoro. Lo supporta concedendogli carta bianca sulle scelte musicali: Damien Rice non chiede altro. E plasma l’album d’esordio ,  O ,  con cui si afferma immediatamente sulla scena mondiale. Ogni traccia lascia il segno al punto che le melodie vengono riprese regolarmente dalle serie tv di maggior successo come The Blower’s Daughter (Lost) o Cold Water ( E.R. – Medici in prima linea). Ma il successo non lo cambia: continua a comporre, suonare e cantare per sognare e far sognare gli altri. Omaggia  Aung San Suu Kyi, simbolo della lotta di resistenza in Birmania, con la struggente Unplayed Piano e parallelamente prosegue con i suoi viaggi. Il motto: “Il mondo è il mio paese, la valigia è la mia casa” gli si adatta perfettamente. Un esempio? Per ritrovare se stesso trascorre cinquanta giorni a Pontassieve, nella dolce campagna alle porte di Firenze, in una fattoria sprovvista di luce e telefono. Oppure come quando da novello Boccaccio lascia Dublino per raggiungere Barcellona in macchina in compagnia di due fidati amici con l’obiettivo di comporre una canzone per ogni giorno di viaggio: missione compiuta. E’ stato accompagnato per anni da Lisa Hannigan da cui ha sigillato la separazione artistica nel 2007. La sua voglia di conoscere il mondo per raccontarlo meglio agli altri, invece non accenna ad esaurirsi. Il 20 Febbraio, come detto, sarà ospite nella terza serata del Festival di Sanremo, una settimana più tardi suonerà a Los Angeles, per poi volare e  incantare la Korea. Non ha mai creduto nei confini. Per fortuna, continua a non crederci neanche adesso. La sua esibizione a Sanremo rischia di essere la vera chicca di un Festival che tutto sembra fuorché originale: in attesa di applaudire il suo nuovo album, ormai in dirittura d’arrivo.

Damien Rice ospite a Sanremo: il cantautore irlandese pronto a deliziare il palco dell’Ariston

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