[oblo_image id=”2″]Come i bambini imparano lentamente, nella fase di lallazione, a parlare cominciando a pronunciare alcune sillabe elementari, anche gli uccelli hanno una loro fase preparatoria al canto. Secondo quanto affermato da Dimitriy Aronov e colleghi del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, nell’articolo A Specialized Forebrain Circuit for Vocal Babbling in the Juvenile Songbird pubblicato sulla rivista Science, questa fase di apprendimento interesserebbe circuiti cerebrali diversi da quelli coinvolti nel canto degli esemplari adulti.

Per arrivare alle conclusioni dello studio, Aronov e colleghi hanno rescisso le connessioni di alcune regioni cerebrali e connessioni neurali in alcuni uccelli giovani e adulti, mediante un intervento chirurgico o bloccando con dei farmaci le stesse regioni, note per essere attivate nel corso delle vocalizzazioni. Si è così potuto constatare che le lesioni non interferivano con le vocalizzazioni negli individui giovani, ma causavano un ritorno alla lallazione negli adulti. Gli autori hanno dedotto che il passaggio dalla lallazione alla vocalizzazione adulta negli uccelli rappresenta non una semplice evoluzione di una rete cerebrale esistente ma piuttosto una commutazione da un circuito all’altro.

[oblo_image id=”4″]Infine, questi risultati sottolineano l’importanza dei comportamenti esplorativi, come i primi passi dei bambini, il movimento delle mani o i tentativi di parlare, che permettono agli animali di apprendere a utilizzare il loro corpo e ad attribuire dei significati al mondo che li circonda e mostrano come, secondo gli autori, sia plausibile che, nel corso dello sviluppo, il cervello dei vertebrati possa includere altre componenti esclusivamente dedicate al comportamento nelle prime fasi di vita.

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