(Adnkronos) – Il mercato auto è sull’orlo di un precipizio, dopo la spinta degli incentivi governativi, le vendite tornano a crollare.  Un effetto questo, dovuto principalmente alla transizione energetica, dove le auto elettriche sono tra le principali indiziate ma che di fatto, non sono le uniche responsabili del crollo della domanda.  In merito a questa delicatissima situazione si è pronunciato Francesco Borgomeo, Presidente di Unindustria Cassino che in occasione di varie dichiarazioni rilasciate a giornali specialisti e agenzie stampa, ha ribadito la necessità di un intervento del governo.  
Borgomeo incita le associazioni di categoria, ma anche gli imprenditori, a manifestare il proprio dissenso verso una politica che non lascia spiragli e non da prospettive.  Occorre riflettere sul calo delle vendite di Stellantis, sui volumi che il sito di Cassino ha raggiunto, sulla possibile chiusura di diverse fabbriche in Germania da parte del Gruppo Volkswagen.
 

 Stellantis, a fine anno prevista una proroga della cassa integrazione  Borgomeo chiede dunque, al governo, l’utilizzo di strumenti straordinari, tra cui la proroga della casa integrazione per gli stabilimenti Stellantis e l’approvazione di una serie di pacchetti che agevoli l’acquisto di veicoli a basse emissioni.  Secondo il Presidente di Unindustria Cassino, occorre modificare l’out-out del 2035, incentivare l’acquisto di auto Euro 6 e consentire agli automobilisti una graduale transizione verso le zero emissioni.  La sola vendita di auto elettriche, senza un supporto delle infrastrutture, rischia di portare al collasso un settore già gravemente danneggiato dalla pandemia. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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