
Riccardo Meggiorini si è scusato per il tweet apparso sul suo account poco dopo il derby al veleno della mole. Questo il messaggio che ha aperto le polemiche: “La forza della Juve spesso è il cosiddetto dodicesimo uomo in campo… appunto, in campo, perché mica sono i tifosi della Juve!”. Come lo stesso attaccante di Isola della Scala ha prontamente ammesso, l’adrenalina per la stracittadina e la rabbia per il risultato, hanno spinto a scrivere con imprudenza. Scuse tempestive e questione risolta. Anche da parte juventina, le repliche sono state condite più da ironia che da cattiveria: “Meglio avere un uomo in più che giocare con uno di meno, dato che come attaccante non segni mai”. Insomma, siamo nell’ambito accettabile delle battute tra “cugini”, niente a che vedere con i vergognosi striscioni apparsi durante la partita sulla curva bianconera: “Quando volo penso al Toro” ( http://www.oblo.it/016428_quando-volo-penso-al-toro ).
Bisogna riconoscere che Andrea Agnelli ha condannato quel messaggio per cui la Juve è stata multata: “Le tragedie non si toccano” ma bisogna insistere più tenacemente per evitare che l’episodio si ripresenti in modo altrettanto spiacevole. Basterebbe poco per far sì che la rivalità all’ombra della mole rimanesse confinata al campo e alle frecciatine riferite all’andamento di una gara. A maggior ragione in un momento favorevole per il calcio torinese in cui la Vecchia Signora detta legge in Italia e il Toro sta trovando una stabilità e una continuità di risultati sconosciuta da anni. In fondo, le polemiche arbitrali sono sempre esistite e hanno radici profonde: se non degenerano, non sono neppure così perniciose. Lo sa bene anche Meggiorini che ha voluto gettare acqua sul fuoco rimuovendo il tweet: di derby ce ne saranno ancora tanti. Per fortuna.