Fare gol è come andare in bicicletta, una volta che hai imparato non dimentichi più come si fa. E’ uno dei motti più usati nel calcio e anche la nostra serie B conferma come sia ancora attuale. Il campionato cadetto sta, infatti, esaltando le qualità di molti bomber nostrani. Magari un pò attempati ma sempre infallibili sotto porta. Hanno superato abbondantemente la trentina e lo snobismo della serie A li ha costretti a palcoscenici meno prestigiosi. In fondo, sappiamo bene che il nostro calcio è “esterofilo” per eccellenza: piuttosto che puntare sull’usato sicuro, si preferisce andare a scommettere su uno straniero sconosciuto presentandolo alla piazza come nuovo fenomeno. Spesso, dopo poche partite il decantato nuovo arrivo fallisce miseramente ma le società continuano cocciutamentea perseguire la stessa strategia a costo di sfiorare l’autolesionismo. Così a godersi le prodezze dei filibustieri dell’area di rigore sono le formazioni di B.

[oblo_image id=”1″] Cominciamo la nostra carrellata con Denis Godeas, punta del Mantova, già a segno 15 volte in questo avvio di stagione. Quasi 33 primavere sul groppone e un curriculum importante alle spalle, ma una sorta di allergia verso la serie A che si è limitata a sedurlo ed abbandonarlo. Eppure il suo repertorio è da attaccante di razza: potenza, grande colpo di testa ed eccezionale fiuto per il gol. [oblo_image id=”2″] Proseguiamo con Massimo Marazzina, classe 1974, che sta trascinando in vetta alla classifica il Bologna. 12 reti già in carniere e addirittura una tripletta nell’ultimo scontro diretto con il Mantova. Ha assaggiato la serie A ma è stato scaricato con troppa fretta. E forse qualcuno a Torino sponda granata si sta mangiando le mani vedendo una classifica deludente.Comunque, questo è il destino comune di molti nostri attaccanti: essere mandati prematuramente via perlasciare spazioai rimpianti dei tifosi poco dopo.
[oblo_image id=”3″] Chi ha giocato con Marazzina ai tempi del Chievo dei miracoli è Sergio Pellissier. Fedelissimo dei gialloblu, l’attaccante aostano continua ad infiammare il Bentegodi rendendo possibile il sogno promozione. Veloce, irresistibile in progressione non ha mai attirato l’attenzione dei grandi club nonostante una continuità di rendimento davvero ragguardevole. [oblo_image id=”4″] C’è poi chi in serie A non ha mai giocato confermando come spesso il nostro calcio sia miope. Massimiliano Guidetti ha sempre il solito irresistibile spunto in velocità e continua a trovare la rete con facilità ma nessuno ha bussato alla porta dello Spezia. Così il piccolo bomber prosegue la sua avventura sulla riviera di levante ed è già arrivato in doppia cifra in classifica marcatori.
E’ appena tornato tra i cadetti Riccardo Zampagna. Uno che ha sudato in provincia prima di conoscere la massima serie senza mai perdere lo spirito battagliero e anticonformista. Ha iniziato il campionato con l’Atalanta ma non ha legato con mister Del Neri. Nessun vittimismo, valigia pronta e si riparte da Vicenza. Sabato scorso l’esordio a Ravenna e ovviamente subito sua la firma sul gol vittoria.
E ancora Adailton, Beghetto, Corona – solo per citarne alcuni – confermano come spesso basterebbe dare fiducia a chi ha già dimostrato tanto in campo per risolvere i problemi dell’attacco. Ma si sa anche nel calcio l’immagine conta più della sostanza. Le nostre squadre preferiscono spendere sul nome esotico che si conquista i titoli sui giornali e magari regala inizialmente qualche abbonamento in più. Il campo però è galantuomo e rende giustizia a tutti. Intanto, chi ha in casa questi nonnetti terribili del gol continua a gongolare e ringrazia i club di serie A per la troppa generosità.

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