Per i tifosi dell’ Atalanta, la propria squadra è da sempre la Dea : ultimamente, però, sembra che si tratti di quella della bellezza grazie a Francesca Brambilla. Ventidue anni ancora da compiere è divenuta popolare per le sue apparizioni a Quelli che il calcio, nel programma domenicale di Rai 2 segue le gesta della formazione orobica in giro per l’Italia. Qualche servizio sui rotocalchi di carta patinata e sulle riviste di gossip per alcuni flirt – veri o presunti – con personaggi famosi, ma facendo sempre attenzione a non inflazionare eccessivamente la propria immagine. Sulla bellezza c’è poco da aggiungere, sul suo modo di porsi in trasmissione c’è da apprezzare la sincerità di chi non si finge esperta ma che ammette di apprezzare il proprio ruolo in un programma di successo limitandosi a tifare per i propri colori. Ma da dove nasce l’associazione tra la squadra di serie A e la mitologia? Atalanta era le dea della velocità: l’accordo con il padre è che l’avrebbe avuta in sposa chi fosse riuscito a batterla in una gara di corsa. Uno dopo l’altro, i pretendenti vengono miseramente uccisi dopo aver fallito il tentativo finchè Melanione gioca d’astuzia. Lascia cadere delle mele d’oro sul percorso e approffittando dell’ingordigia di Atalanta che si ferma incantata dalla luminosità dei frutti, vince la sfida e ottiene in sposa l’amata.
Ha ambizioni lavorative che esulano dal campo di calcio Francesca Brambilla lanciata verso una carriera da modella. Collaborazioni importanti con stilisti anche internazionali intervallata da presenze e ospitate televisive: un modo per farsi conoscere prima di prendere il volo. Nel frattempo non resta far altro che continuare a tifare per l’Atalanta. La Dea.
