[oblo_image id=”1″]In una società sempre più sradicata come quella attuale c’è chi torna alle origini, ma non solo, c’è chi riesce rendere divertente e fruttuosa questa sua malinconia per una terra lontana, una lingua persa nell’eco della memoria o una musica lasciata in sordina. Maestri nell’ incrementare questo ricco business del rimpianto e della memoria sono i membri della comunità polacca di Chicago, Illinois, Usa.

Chicago, la così detta città ventosa, la città dei Blues Brothers “in missione per conto di Dio” è di fatto la metropoli con la più grande popolazione polacca dopo Varsavia. Molti immigrati polacchi hanno infatti scelto Chicago come nuova residenza.

Così non c’è proprio da meravigliarsi se al Navy Pier, il porto cittadino, la città americana celebra con sfarzo e sforzo il suo strano legame con un paese lontano come la Polonia.
Il legame storico tra l’America e la Polonia è molto ben radicato.

Lo stesso presidente John Fitzerald Kennedy in un suo famoso discorso elogiava questo legame celebrando la memoria di Tadeusz Kościuszko, eroe polacco che ha combateè per la difesa della libertà americana nella decisiva battaglia di Saratoga.

Nell’occasione lo stato dell’Illinois ha voluto rendere omaggio al Generale Casimir Pulaski, altro combattente polacco per la libertà negli Stati Uniti. L’Illinois celebra il Pulaski day ogni primo lunedì di Marzo.

Oltre due mila le persone previste per quest’anno al Festival Polacco di Chicago evento che cresce di anno in anno attirando sempre una maggior quantità di turisti tra danze, musica e tradizionali costumi sgargianti.

Quest’anno tutta la varietà della musica polacca sarà rappresentata, dalle canzoni tradizionali, al folk, al jazz e ovviamente alla classica, Chopin su tutti.

Musicisti, interpreti e ballerini come i Lira Esenmble, la cantante jazz Grazyna Auguscik, gli Eastern Blok, il corpo di ballo di Lechici Dancers , Barbara Kozuchowska, Agnieszka Iwanska e il suo Quartetto.

Musica per lo spirito ma anche per il corpo, infatti ad attirare i turisti è anche l’offerta di bevande e di cibi tipici, tradizionali della polonia, come i Pierogi, il Bigosz e molto altro.
Sapori e suoni che per molti sono un ritorno all’infanzia, ad un’arcadia perduta, come era solito affermare lo scomparso premio Nobel Czeslaw Milosz, mentre per altri rappresentano la scoperta di una nuova e affascinante realtà.

www.navypier.com

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