[oblo_image id=”2″]Che non vengano a dire che la coppa Italia non fa più notizia. Ne fa, eccome! Anzi, di più: fa rumore…

In questi ultimi anni si è pensato troppo al business e pochissimo alle conseguenze sportive. Da quando sono entrati in ballo prepotentemente i diritti televisivi è cambiato veramente tutto.

Tutto è partito dalla variazione della formula della champions league, diventato un torneo parallelo a quelli nazionali e quindi molto più impegnativo oltre che fiore all’occhiello, economicamente parlando, di tutti i club più importanti del mondo. In questo modo è stata abolita la coppa delle coppe che un tempo era la seconda coppa europea più importante dopo la coppa dei campioni. E’ rimasta la coppa Uefa, snobbatissima e impoverita all’inverosimile visto che per alcuni paesi europei addirittura 4 squadre vanno a finire in champions league (previo preliminari per la terza e la quarta classificata) e che un tempo annoverava invece le migliori squadre, visto che solo la vincente dello scudetto andava in coppa dei campioni.

Tutto questo scenario ha dato luogo a una serie di conseguenze a catena, inimmaginabili anni fa.

Innanzitutto nell’ambito del campionato nazionale si sente ormai parlare sempre più spesso di “lotta per il 4° posto” che porta quasi ad una sorta di rassegnazione alla sfida per il titolo quando le seconde e le terze in classifica sono un pochino attardate; basta andare in championse la stagione è salva. E tanti saluti allo scudetto che sembra aver perso l’importanza di un tempo.

Ma la le ripercussioni più gravi si sono avute nella coppa Italia, ormai vista come un fastidio da quasi tutti gli allenatori che schierano le seconde e le terza linee.

Completamente abbandonata a se stessa, con le Tv e le radio che nemmeno acquistano più i diritti per trasmetterla (anche se forse la sfida valida per i quarti di finale fra Inter e Juventus convincerà la Rai a fare un “sacrificio”), la coppa Italia è diventata l’emblema di come molte volte lo stravolgere certi meccanismi porti effetti davvero controproducenti.

Fanno male allo sport le parole di Carlo Ancelotti, dopo l’eliminazione patita dalla sua squadra contro il Catania, secondo cui questa competizione era diventata solo d’impaccio a un Milan bisognoso di concentrare tutte le sue energie ai recuperi in campionato per la rincorsa alla fatidica quarta piazza…

E’ lo stesso pensiero di quasi tutti gli altri addetti ai lavori, solo che lui l’ha esternato.
Difficile rimanere impassibili davanti a uno scempio simile, con gli stadi deserti e giocatori (quasi mai i titolari) svogliati in campo.

[oblo_image id=”1″]E pensare che la coppa nazionale in Spagna o Inghilterra vale quanto il campionato se non di più. Sono lontane le sfide memorabili di anni addietro, adesso nessuno è più interessato al simpatico cerchietto tricolore. Eppure la soluzione, arrivati a questo punto, è semplice: far sì che la vincente della coppa Italia sia ammessa alla champions league eliminando magari il posto della quarta classificata in campionato!C’è da scommettere che improvvisamente tornerà ad essere una competizione ambitissima.

E’ triste che dietro tutto ci sia sempre il vil danaro, ma arrivati a questo punto è l’unico modo per salvare la nostra coppa nazionale.

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