[oblo_image id=”1″] E’ uno dei luoghi comuni più diffusi sul calcio. Gli assi del pallone hanno quasi tutto: dalla fama allle belle donne al seguito, dai contratti milionari alle gioie professionali. L’unica pecca in tanta abbondanza è il quoziente intellettivo. Per una certa corrente di pensiero, i calciatori non esprimono il meglio a livello cerebrale. A rilanciare questa controversa teoria è il Daily Mirror pubblicando addirittura una classifica delle più incredibili bravate combinate dagli idoli degli stadi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata pochi giorni fa quando alcuni giocatori del Southampton sono stati sorpresi mentre rubavano nelle borse delle cameriere durante il ritiro della squadra. Una “prodezza” senz’altro degna di nota, ma non sufficiente per conquistare il primato in questa particolare graduatoria. La carrellata di “sciocchi” del mondo del pallone mostra come i calciatori riescano in modi sempre diversi a cacciarsi nei guai conquistandosi una nomea quanto mai indesiderata.

La categoria più numerosa è quella degli “esibizionisti”: senza scendere in particolari, tanti beniamini della Premier League hanno pensato bene di filmarsi durante le loro performance amatoriali diffondendo poi il filmato sul web. Tra questi l’astro nascente Mike Richards del Manchester City, Ashley Young dell’Aston Villa e Kieron Dyer del West Ham. Non potevano mancare due campioni accomunati dall’incontro con la cocaina seppur con strade diverse. La carriera di Mike Bosnich ha subito un brusco stop a seguito della squalifica per doping: lo stesso portiere ha poi ammesso i propri problemi di tossicodipendenza. Robbie Fowler ha invece pensato di fare lo spiritoso esultando per un gol sniffando la linea bianca del campo come fosse una striscia di cocaina. Anche nel rapporto con il carcere si possono distinguere due tipologie. C’è chi vi fa visita di sovente come il talentuoso Joey Barton del Newcastle e chi come Tim Cahill non trova meglio di mimare le manette per festeggiare una rete in campionato. Ma forse il bizzarro tra i bizzarri – usiamo volutamente un eufemismo – è Glen Johnson. Il difensore del Portsmouth ha ricevuto una multa ed è salito agli onori delle cronache per aver scambiato i prezzi del sedile di un water in un negozio specializzato.

Semplici goliardate o dimostrazioni di un disagio più profondo? Di certo, al di là dei sorrisi per alcuni di questi comportamenti, una riflessione sui calciatori andrebbe fatta senza pregiudizi e senza cercare scorciatoie. Generalizzare un’intera categoria – qualunque essa sia – difficilmente avvicina alla realtà. Agli assi del pallone la raccomandazione, comunque, di prestare più attenzione: il fenomeno del divismo presenta anche il lato negativo della medaglia. Gli errori non passano mai inosservati. Soprattutto se fatti fuori dai campi di gioco e, per giunta, in Inghilterra.

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