«Non riuscivo ad erigere un confine che mi tutelasse dalle ingerenze per non farmi invadere dal loro ingombro, loro sempre lì io sempre più lontana da me e dagli altri tenevo una porta aperta sul passato per paura del futuro ma questo fare mi turbava e mi sfioriva, arrivò il punto in cui dovetti tagliare il cordone ombelicale e andare avanti, capii che non potevo cambiare nessuno che potevo crescere soltanto rimanendo me stessa prendendo strade ancora intentate osando l’impossibile perché per me ne valeva la pena»: in questa poesia, intitolata “Il loro ingombro”, è ben illustrata la tematica alla base dell’opera “Libera di sognare” di Stefania Marchisone.
Una raccolta in versi che è anche un diario intimo, in cui l’autrice racconta del suo percorso di cambiamento e del suo abbracciare quel tipo di filosofia di vita che fu già di Robert Frost, poeta e drammaturgo statunitense; egli scrisse: «[…] Due strade divergevano in un bosco, e io – io presi la meno percorsa, e quello ha fatto tutta la differenza» (da “La strada non presa”). Stefania Marchisone ha imboccato la strada meno battuta perché ha scelto di essere sé stessa, di non omologarsi, di seguire i dettami del suo cuore e non della società. Ella ci ricorda dei pericoli di questo mondo troppo schiavo del giudizio altrui: le persone non sono mai loro stesse ma si sforzano di somigliare agli altri, si sottopongono addirittura a prove fisiche estenuanti e a interventi invasivi, per ricalcare un modello universalmente riconosciuto ma che non dice niente di loro stesse, della loro interiorità, delle peculiarità che le rendono uniche.
L’autrice ha deciso di scoprire la sua unicità, dopo essersi resa conto di essere caduta anche lei nella trappola dell’omologazione, la quale ha inibito la sua originalità e ha soffocato i suoi tentativi di essere felice. L’autrice si è scorta all’orizzonte e si è incamminata verso quella visione, riconciliandosi con la sua verità: una volta compresi gli errori fatti e affrontato un percorso di evoluzione personale, si è sentita pronta a trasmettere la sua saggezza anche agli altri. Lo ha fatto in quest’opera, in cui le sue emozionanti riflessioni in versi ci conducono verso un nuovo modo di vedere e sentire, verso la consapevolezza di poter cambiare, se è quello che desideriamo.
Stefania Marchisone ci parla di autodeterminazione, ispirandoci ad amare ciò che siamo nel profondo e a cambiare ciò che ci impedisce di realizzarci nel nostro potenziale; ci ricorda che possiamo permetterci di essere davvero noi stessi.
Casa editrice: Aletti Editore
Collana: Altre Frontiere – Britannia
Genere: Raccolta poetica
Pagine: 112
Prezzo: 12,00 €
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