[oblo_image id=”3″]Sono anni che sarei voluta andare in Spagna e quale occasione migliore di un volo andata e ritorno da 17€ tasse incluse?! Cinque giorni a Barcellona, la città più “in progress” d’Europa: giovane, vivace, in continuo cambiamento.
Prima tappa obbligata: Sagrada Familia, un vero spettacolo, soprattutto ora che alle strafamose guglie lo skyline abbina anche la Torre Agbar, il grattacielo multicolor di Jean Nouvel, quello che ha vinto il prestigioso premio High-Rise per l’architettura “verticale”.

Per conoscere i barrios, ossia i quartieri, niente di meglio di una “lonely planet” e la “Guia del Ocio” (esce il venerdì e per un euro hai tutta la movida in mano). Per divertirsi non c’è che l’imbarazzo della scelta: puoi “ir de copas” (bere qualcosa) nella città vecchia ma per tirare davvero fino a tardi bisogna andare nel quartiere di Sarria o del Port Olimpic.

[oblo_image id=”1″]Per descrivere il Barrio Gotico le parole non sono mai troppe: quartiere turistico per eccellenza, ricco di negozietti, colori, piazze, palme che spuntano ovunque. Al suo interno sorgono i principali edifici pubblici, come il Municipio e il Palazzo Reale, ma anche la Catedral e il Palau de la Generalitat; nelle sue strade nacque Joan Mirò e si formarono artisti del calibro di Pablo Picasso e Salvador Dalì. La Rambla di Barcellona, appena fuori dal quartiere gotico, è famosa in tutto il mondo per lo spettacolo di luci e movimento che offre al visitatore. Simbolo della città, è un lungo viale pedonale diviso in tre, pullulante di suonatori, statue viventi, mimi e venditori ambulanti che vendono di tutto, dai biglietti della lotteria ai gioielli. Da Plaça Catalunya fino al Monumento a Colombo, situato al porto, è tutto un susseguirsi di caffè, pub, locali, negozi, passando per il mercato di Boqueria, il Palau de la Virreina, la Plaça Reial e il Centre d’Art Santa Monica.

E per lo shopping? Barça ha una “strada delle meraviglie”, cinque chilometri di negozi da Paseo de Gracia fino a Diagonal: tra le vetrine delle grandi griffes e l’architettura di Gaudì si trascorrono ore a naso insù ammirando le “vie del modernismo”. Dopo la piazza Juan Carlos I, però, il boulevard si restringe e diventa Gran de Gracia, via d’accesso al quartiere più Bohèmien della città.

[oblo_image id=”2″]E dopo una giornata in giro tra musei, negozi e bancarelle non è male prendere un aperitivo all’aperto: per rilassarsi la meta ideale è Barceloneta. Chi è stato nella mia Napoli almeno una volta e ha avuto modo di perdersi nell’intricato groviglio di vicoli di questa splendida città, ritroverà le stesse atmosfere entrando nella Barceloneta. Non a caso molti chiamano questo quartiere marinaro “la Napoli di Barcellona”. Sembra di stare a Santa Lucia o nei Quartieri Spagnoli partenopei; e anche se non c’è Ischia di fronte e gli accenti sono diversi, le facce di pescatori, marinai e gente che lavora nel porto sono uguali a quelle dei napoletani.

Ricordatevi che spostarsi in città è facilissimo: la metropolitana dispone di 5 linee e di un numero complessivo di oltre cento stazioni ed è possibile utilizzarla tutti i giorni; durante la settimana l’orario va dalle 5 del mattino alle 24, mentre nei prefestivi ed in alcuni festivi si prolunga fino alle 2 di notte mentre gli oltre 800 autobus che percorrono le strade di Barcellona circolano tutti i giorni dalle 6 alle 23; a disposizione di cittadini e turisti ci sono anche alcune linee notturne.

Godetevi il vostro viaggio: Barcellona vi stupirà!

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