[oblo_image id=”1″]Se il resto del mondiale sarà così, sarà un piacere seguirlo. Fernando Alonso sale in cattedra ricordando il miglior Prost in una gara in cui ha corso sempre al massimo, togliendosi la soddisfazione di ben due sorpassi in pista su Vettel, dopo che questi per ben due volte lo aveva sopravanzato ai box.

Con una gestione ottimale delle gomme (che la F138 consuma molto meno di Red Bull, Lotus e Mercedes) e con una gara tutta in attacco l’Asturiano si riprende con gli interessi della delusione di Sepang e rilancia le sue chances in campionato.

[oblo_image id=”2″]Addirittura dopo l’ultimo cambio gomme rifila in scioltezza (“I’m not pushing…” il messaggio via radio al suo ingegnere di pista) mezzo secondo a giro a tutta la concorrenza. Una Ferrari come quella di oggi non si vedeva dai tempi di Schumacher. e anche Massa, ritardato dal traffico nei pit stop a metà gara e comunque buon sesto, ha dimostrato di essere ritornato in palla, andando addirittura a fare bagarre con il compagno di squadra nel primo stint, con un sorpasso garibaldino alla prima curva nei confronti di Hamilton.



La Red Bull (dove le ferite del fattaccio di Sepang permangono, con Webber perseguitato dalla sfortuna e il box abulico che si dimentica di stringergli una gomma, poi persa in pista nonostante il giro di rientro a passo di lumaca) nonostante le magie di Vettel nell’ultimo stint riesce a centrare il podio arrivando ad una manciata di centesimi dietro Hamilton.

Il “FENOMENALE!” di Andrea Stella ad Alonso e a tutto il team riassume al meglio una gara prossima alla perfezione. E sul podio si rivede Piero Ferrari a ritirare il trofeo per il Costruttore. Un gran bel vedere, con il resto del podio composto da tre Campioni del mondo.

E, di questi tempi, anche l’inno di Mameli è un gran bel sentire!

Advertisement