Da oggi al 4 novembre 2025, l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo ospita la mostra ‘Iperluce Italiana. Il Genio Riflettente’ di Getulio Alviani, un tributo vibrante e immersivo a uno dei maestri dell’arte programmata e cinetica del Novecento.
L’esposizione raccoglie circa cinquanta opere che raccontano l’evoluzione creativa di Alviani, dalle iconiche Superfici a testura vibratile alle Interrelazioni speculari, passando per le sperimentazioni geometriche e cromatiche degli anni Settanta e Ottanta. Ogni lavoro è pensato per coinvolgere lo spettatore, trasformandolo in parte attiva dell’esperienza visiva, in linea con la visione dell’artista che ha sempre cercato di superare i confini della percezione.
Nato nel 1939 e scomparso nel 2018, Getulio Alviani è stato una figura rigorosa e innovativa, capace di intrecciare arte, scienza, architettura e design in un linguaggio visivo unico. Il suo legame con il Giappone, dove fu invitato più volte, ha contribuito alla diffusione dell’arte concreta e programmata, alimentando uno scambio culturale profondo e duraturo.
La cerimonia inaugurale della mostra, che ha avuto luogo ieri, ha visto la partecipazione della curatrice Diora Fraglica Alviani e della professoressa Ikeno Ayako, con un momento musicale a cura del violinista Olen Cesari, che ha reso omaggio alla poetica luminosa del Maestro con un’esibizione intensa e suggestiva.
La mostra è organizzata dal Centro studi archivio e ricerche Getulio Alviani e dall’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia. È aperta al pubblico dal lunedì al sabato, dalle 10:30 alle 17:30, e resterà chiusa la domenica. Una tappa imperdibile per chi desidera esplorare la luce, la forma e il pensiero di uno degli artisti più visionari del XX secolo.