“L’obiettivo del decimo anno è riportare al festival i grandi artisti internazionali, come abbiamo fatto agli inizi con Sting. Questo è il primo traguardo che ci siamo dati”. Stefano Salvati, direttore artistico di IMAGinACTION, ha le idee chiare per il futuro del festival Internazionale del videoclip, la cui nona edizione si terrà a Ravenna dal 2 al 4 ottobre prossimi, tra il Teatro Alighieri e la Multisala Cinemacity. La kermesse, prodotta da Raffaella Tommasi per Daimon Film è l’unico al mondo che affronta in maniera ufficiale, insieme a Fimi ad Afi e Pmi il linguaggio e la storia del videoclip musicale. 

Il secondo obiettivo, ammette conversando con l’Adnkronos, “è avviare, durante il festival, una serie di workshop dedicati al videoclip, all’audiovisivo e all’intelligenza artificiale, sempre con la musica come filo conduttore e punto di riferimento principale”. Il traguardo della nona edizione, per Salvati, è motivo di grande orgoglio: “Ricopro il ruolo di direttore artistico del festival da nove anni. In questo tempo il festival ha ospitato alcuni degli artisti più importanti al mondo: oltre a Sting, che ha raccontato aneddoti della sua vita artistica e personale mai condivisi prima in nessuna intervista, è stato con noi anche Mark Knopfler, il leggendario cantante, autore e chitarrista dei Dire Straits, che regalò al pubblico una frase rimasta celebre a livello internazionale: ‘Io suono la chitarra come un idraulico’”. 

Grazie al Festival, nel 2021, Salvati convinse l’allora ministro della Cultura, Dario Franceschini che il videoclip dovesse essere finalmente considerato un’opera d’arte, al pari dei film: “In pochissimi giorni – ricorda – Franceschini accolse la mia proposta e varò un decreto che sancì l’ingresso del videoclip nell’Olimpo delle arti riconosciute, garantendogli anche la possibilità di accedere al Tax Credit. Ricordo ancora le sue parole: ‘Le opere d’arte non si misurano in metri, secondi o minuti. Un’opera può essere considerata tale sia se dura tre o quattro minuti, come un videoclip, sia se dura due o tre ore, come un film'”. 

Ad aprire il Festival, il 2 ottobre al teatro Alighieri, sarà una serata speciale dedicata ai grandi cantautori: primo ospite è Riccardo Cocciante. “La scelta di Cocciante è stata naturale – spiega Salvati -. Riccardo Cocciante è uno dei più grandi cantautori e compositori di opere a livello mondiale. Nel momento in cui, insieme a Raffaella Tomasi, produttrice del festival, e alle case discografiche, si è deciso di dedicare una serata ai cantautori e ai loro videoclip, la scelta non poteva che ricadere su di lui. In più, proprio in questo periodo sto realizzando come regista un docufilm biografico su Riccardo Cocciante: tutto quindi si è incastrato perfettamente. Al festival IMAGinACTION regaleremo al pubblico delle vere e proprie chicche, mostrando in anteprima alcuni estratti di questo lavoro che sarà trasmesso in prima serata su Rai 1 nei prossimi mesi”. 

La serata del 2 ottobre, dove sarà presente anche Marco Masini, sarà dunque un evento speciale: “Oltre alla presenza di Riccardo Cocciante – prosegue Salvati – il pubblico potrà assistere a questa anteprima esclusiva del docufilm. Cocciante racconterà la sua vita intrecciandola con i videoclip più importanti della sua carriera e si esibirà dal vivo al pianoforte, voce e piano, regalando alcuni dei suoi successi più amati”. La seconda serata del Festival, venerdì 3 ottobre, si sposterà alla Multisala Cinemacity con un evento dedicato a Vasco Rossi e al legame tra musica e cinema, mentre sabato 4 ottobre presso la Multisala Cinemacity ci sarà una serata dedicata agli anni ’90 e al mito degli 883.  

Quest’anno lo Young IMAGinACTION Award punta sull’uso dell’intelligenza artificiale come strumento creativo: “In Italia, ma anche nel resto del mondo, c’è ancora molta diffidenza verso l’intelligenza artificiale – osserva Salvati -. Una diffidenza che nasce soprattutto dalla paura. La gente non sa realmente cosa si possa fare con l’Ai e quindi immagina scenari apocalittici: computer più intelligenti dell’uomo che, impadronendosi del pianeta, finiranno per eliminarci”. 

Un’altra paura molto diffusa, sottolinea Salvati, è quella che le macchine prendano il posto delle persone, soprattutto sul lavoro: “Io non credo che sia così. Posso parlare del mio settore, quello audiovisivo, dove lavoro con l’intelligenza artificiale ormai da due anni. La mia esperienza mi porta a dire che l’Ai è uno strumento utilissimo per i filmmaker: nei video sta già iniziando a sostituire le telecamere e la post-produzione intesa come effetti speciali. Oggi è possibile creare immagini e scenari incredibili che fino a pochissimi anni fa erano impensabili o realizzabili solo con budget enormi”. 

Per Salvati nel giro di cinque anni l’intelligenza artificiale diventerà fondamentale nel settore: “Chi lavora nel cinema, nei videoclip o nella pubblicità dovrà imparare a conoscerla e ad adeguarsi, altrimenti non sarà più competitivo. Detto questo, sono altrettanto convinto che l’Ai non sostituirà mai l’essere umano nella sua essenza creativa. La sensibilità, la capacità di guardare e interpretare il mondo, l’emozione che un autore mette in un’opera: tutto questo resta insostituibile. I film, i videoclip, le pubblicità non vengono fruiti dai computer ma dalle persone, e per questo avranno sempre bisogno di un linguaggio umano, di quella sensibilità che nessuna macchina potrà replicare del tutto”. 

Il miglior videoclip italiano dell’anno verrà decretato dall’Academy di IMAGinACTION, composta da alcuni tra i migliori giornalisti e critici dello spettacolo del nostro Paese, insieme ad altre personalità di spicco del mondo dell’intrattenimento: “Tutti noi, nel valutare le opere, cerchiamo soprattutto una cosa: l’originalità – ammette Salvati – che resta l’elemento più importante in assoluto. Io penso che sia fondamentale che i giovani, così come studiano a scuola la storia del mondo e dell’Italia, conoscano anche com’era la musica solo 10 o 15 anni fa. IMAGinACTION svolge anche questo ruolo, attraverso i videoclip che realizza quasi ogni anno. Quest’anno abbiamo fatto un’eccezione, concentrandoci sul restauro dei videoclip di Vasco Rossi insieme alle case discografiche, ma in tutte le altre edizioni abbiamo portato avanti il progetto dei ‘Capolavori Immaginati’: videoclip ufficiali creati per grandi canzoni del passato che, all’epoca, non avevano mai avuto un video”. 

Questa iniziativa ha avuto un successo incredibile, come dimostrano le visualizzazioni: “Basti pensare al videoclip di ‘Notte prima degli esami di Antonello Venditti’, che ha superato i 30 milioni di views su YouTube – ricorda Salvati -. Questi lavori servono non solo a tramandare ai giovani e giovanissimi i grandi cantautori e le loro canzoni, vere pietre miliari della nostra musica, ma anche a ispirare gli autori di oggi. Artisti come Ultimo, Ernia, Madame o Lucio Corsi attingono infatti proprio da quel patrimonio per scrivere le loro canzoni”. 

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