Nell’episodio “Estranger Things” della 36ª stagione de I Simpson, andato in onda recentemente su Italia 1, un’immagine inaspettata ha scosso i fan storici della serie: Marge Simpson appare su una nuvola, vestita di bianco, come se fosse morta. La sequenza è struggente, poetica e lascia senza fiato. Ma è davvero la fine per la madre più iconica della TV animata?

La risposta è no. Si tratta di un espediente narrativo. Un salto temporale che colloca gli spettatori in un futuro ipotetico, carico di riflessioni adulte e simbolismi familiari.

Marge Simpson, un episodio tra malinconia e riflessione

Marge Simpson è vermente morta?
Marge Simpson è vermente morta

L’episodio, ambientato in un futuro in cui Lisa è ormai un’affermata professionista e Bart ha preso le distanze dalla famiglia, mostra Homer ancora nella casa di sempre, solo e appesantito dalla routine. La scena chiave si apre su una lapide: “Amata moglie, madre e insaporitrice di braciole”. È quella di Marge.

Il colpo emotivo arriva quando Bart e Lisa scoprono un messaggio postumo della madre. Nel video, Marge li esorta a restare uniti, nonostante le loro divergenze. È un monito delicato ma potente, che colpisce anche lo spettatore: la famiglia, nel suo senso più profondo, va protetta anche nel tempo che verrà.

La chiusura ironica che salva l’equilibrio

Come nella miglior tradizione de I Simpson, il pathos si scioglie in una battuta finale dal sapore beffardo. Marge, che aveva sempre desiderato ritrovare Homer nell’aldilà, sembra aver trovato invece un’altra compagnia celeste: Ringo Starr, l’amore platonico della sua adolescenza. Una trovata che smorza la tensione e riafferma l’umorismo surreale che ha fatto grande la serie.

Il linguaggio del futuro nei cartoni animati

Negli ultimi anni, le serie animate hanno abbracciato una narrazione sempre più profonda e matura. Episodi come questo non si limitano a intrattenere, ma stimolano domande su legami familiari, senso di appartenenza e passaggio del tempo. Non è la prima volta che I Simpson mostrano una realtà futura alternativa, ma questa volta l’impatto è più intimo.

Questa scelta narrativa si inserisce in un trend crescente: l’uso della “proiezione futura” come leva emozionale e come spunto di riflessione. Al pari di BoJack Horseman o Rick and Morty, anche Springfield guarda oltre il presente, offrendo allo spettatore uno specchio deformante ma sincero della propria quotidianità.

La forza di Marge Simpson, personaggio senza tempo

Marge Simpson non è solo una madre premurosa. È un’icona culturale. La sua “scomparsa” — anche se fittizia — rappresenta un cambiamento simbolico. L’episodio, più che cancellare un personaggio, lo celebra in tutta la sua umanità.

E se la scena ha fatto discutere, è perché tocca corde autentiche. Marge rappresenta una costante, un punto fermo che, anche da una nuvola, continua a essere guida morale per i suoi figli. E, indirettamente, anche per chi la guarda da più di trent’anni.

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