E’ passato molto tempo, troppo tempo, da quel 16 novembre di 9 anni fa quando Oblò.it mosse il suo primo passo ufficiale sul web. Ma oggi, forse trasportato da questa euforia collettiva che ci assale, tutto questo divario temporale non lo sento.

Oblò fu un sogno per i sei giovani pinerolesi che nel ’98 lo crearono. Un sogno che ci permise di toglierci tante soddisfazioni, una su tutte il poter dare una informazione nuova, giovane e dinamica che più di 150.000 utenti dimostrarono d’apprezzare.

E’ passato tanto tempo, dicevo. E’ cambiato il mondo, è cambiato internet e siamo cambiati noi ma non è cambiata la passione come non è cambiata la voglia di proporre ai nostri lettori un’informazione sana, pulita e non di parte.

C’è stato un 11 settembre di troppo che però è servito al mondo per capire che la nostra sicurezza, in 30” può trasformarsi in tragedia e terrore. Ma ad ogni problema deve corrispondere una soluzione, magari non facile, magari non veloce. Ma ci deve essere.

Oggi, 19 novembre 2007, noi festeggiamo la nostra rinascita e lo facciamo con vecchi e nuovi amici nella consapevolezza che non sarà un cammino semplice ma che sarà comunque una strada divertente.

Oblò non si snatura. Resta quello che era quando è stato, suo malgrado, costretto a chiudere i battenti per eventi per nulla riconducibili allo splendido lavoro redazionale realizzato da persone fantastiche prim’ancora che da ottimi giornalisti.

Ho avuto la fortuna di lavorare con persone che ancora oggi sento con piacere e mi auguro che la nuova redazione, giovane e dinamica come Oblò dev’essere, sia fatta della stessa pasta.

Ogni giornalista che si rispetti è al servizio della notizia e non di chi vuol far uscire la notizia. Ogni giornalista che si rispetti deve sapere d’avere tra le mani un potere immenso da usare con estrema cautela e con grande correttezza. Ogni giornalista che si rispetti deve sapere che quello che sta per scrivere può cambiare la vita del protagonista come di chi sta per leggere.

E noi, anche se ricominciamo da zero, non siamo esenti da queste semplici e banali regole.

Voi che ci leggete siete il nostro riferimento e siete anche la nostra fonte d’ispirazione. Tutto ciò che stiamo facendo è fatto per darvi la possibilità di conoscere cose che raramente trovano spazio altrove. Quello che leggerete non sarà altro che la realizzazione di un sogno, di una grande idea nata 9 anni fa ed accantonata per troppo tempo. Ma se state leggendo è perché noi crediamo fermamente che i sogni non debbano morire e che le idee, a maggior ragione quelle buone, non debbano essere abbandonate ma solo trasformate per poter restare al passo con i tempi.

Bentornato Oblò, bentornato a chi ci legge, anche a chi non lo ha mai fatto prima perché, comunque, Oblò.it era il suo quotidiano on line già 9 anni fa!

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