Si è conclusa la Settimana dell’Arte a Torino. La manifestazione ha promosso una serie di eventi, sparsi tra varie sedi cittadine. Punti d’interesse fieristico, i tre appuntamenti ormai immancabili: Paratissima, The Others e Artissima.
Paratissima Circus ha presentato più di duecento artisti emergenti, presso la Cavallerizza Reale ed i locali dell’ex sede del Genio Militare, articolati in 9 mostre curate, 5 gallerie d’arte, 9 Progetti Speciali, 3 Guest Projects, Open Studio di residenze e atelier d’artista, Live Performances, talks e laboratori.
The Others Fair, allestita nel Padiglione 3 di Torino Esposizioni: oltre 60 espositori provenienti da Perù, Giappone, Danimarca, Albania, Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Paesi Bassi, Slovacchia e Svizzera oltre che dall’Italia, a partire da Torino a Milano, fino a Ragusa e Palermo, attraverso gallerie e altri spazi di vario genere.
Molti i linguaggi artistici proposti, dalla pittura alle installazioni elettroniche, nell’ottica di sostenere sempre più il dialogo tra pubblico, arte e territorio.
Gli ampi e luminosi spazi dell’Oval di Torino Lingotto hanno accolto le quattro sezioni consolidate di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea, Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions, e tre sezioni curate, Disegni, Present Future e Back to the Future.
La partecipazione di 174 gallerie italiane e internazionali provenienti da 28 Paesi e 4 continenti ha reso prestigioso anche quest’anno l’appuntamento con l’arte in tutte le migliori espressioni.
Le opere che abbiamo osservato presentano caratteristiche qualitative molto differenti, sia per quanto riguarda la creatività, sia per la scelta dei materiali, dei formati e delle scelte espositive.
Paratissima, da sempre una finestra per gli artisti che si affacciano sulla via con nuove idee e scelte visive, ha la caratteristica di dare spazio ad opere ancora, se così possiamo dire, in divenire.
Visitando The Others invece ci si accorge subito del salto di qualità verso un livello più evoluto, da parte di artisti con un percorso più maturo, che sta benissimo su una scala espressiva frutto dell’esperienza individuale.
Artissima poi ci presenta un prodotto di classe adeguata al prestigio delle gallerie coinvolte, dove il target è principalmente commerciale. Non vogliamo quindi, né possiamo, mettere le varie fiere in confronto tra loro, ma dobbiamo considerarle nel complesso di tutta la manifestazione cittadina, che ha l’obiettivo di farci immergere in tutta l’offerta del panorama artistico odierno.
Se vogliamo esprimere un appunto, poniamo l’accento sulla concentrazione in pochi giorni di un numero veramente consistente di eventi, che può rendere difficile la fruizione di tutta la manifestazione in un lasso di tempo così ristretto.
Anche questa volta Torino si è confermata come indiscusso punto di riferimento del mondo artistico, dalla base emergente sino alle opere di artisti dalla carriera ormai consolidata.
Nel complesso l’esperienza ci è piaciuta e, chissà, probabilmente qualche giorno in più a disposizione ci avrebbe permesso di soffermarci ad osservare con maggiore calma la consistente quantità di eventi proposti.