[oblo_image id=”1″]Il suggestivo scenario del Castel dell’Ovo di Napoli farà da cornice, dal 20 novembre al 2 dicembre, alla Seconda mostra internazionale del Movimento artistico culturale Esasperatismo Logos & Bidone. L’esposizione, curata dal professore Adolfo Giuliani, fondatore della corrente, è patrocinata dalla Regione Campania, dalla Provincia di Napoli, dal Comune di Napoli e dall’Unicef. Saranno presentate le opere di ottantaquattro artisti, provenienti da dodici paesi: Argentina, Brasile, Belgio, Germania, Grecia, Indonesia, Isole Canarie, Olanda, Spagna, U.S.A., Venezuela, Italia. L’evento sarà inaugurato martedì 20 novembre alle ore 17,00 dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino. La prima mostra internazionale, realizzata nel giugno del 2004 nella Casina pompeiana della Villa comunale di Napoli, raccoglieva i lavori di 90 artisti.

L’Esasperatismo nasce nel maggio del 2000 per iniziativa del settantatreenne gallerista Adolfo Giuliani, organizzatore a Napoli di varie mostre personali e collettive. A lui si deve l’ideazione del manifesto programmatico, “contenente – prendendo a prestito le parole dello stesso Giuliani – la constatazione del vivere precario ed esacerbato di oggi, l’invito ad una maggiore attenzione e riguardo per la vita, la speranza se non di un miglioramento delle condizioni della terra, almeno di un non peggioramento di essa”.

Nel marzo 2003 trentaquattro artisti aderiscono al manifesto, costituendo il movimento dell’Esasperatismo. Le istanze del gruppo si traducono dal punto di vista artistico nell’esigenza di un linguaggio chiaro e comprensibile, che ponga al centro dell’attenzione il “grado di esasperazione raggiunto dal vivere quotidiano, dalla natura violentata, dalla scienza incontrollata, dall’arte non più fruibile”. Un grido di dolore, ma allo stesso tempo un messaggio di speranza: è necessario che i cittadini del mondo prendano coscienza di una situazione ormai non più sostenibile ed elaborino strategie di difesa, cercando di migliorare per quanto è possibile le condizioni di vita e di ristabilire un corretto rapporto con l’ambiente circostante. In tale ottica è da leggere la scelta di utilizzare come simbolo del movimento il bidone (‘trasformato’ in opera artistica da Giuliani nel 2000), inteso non più come contenitore di materiali o come metafora dell’imbroglio, ma come simbolo della vita stessa, dell’atteggiamento di rassegnazione con il quale l’uomo va incontro al suo destino. Una strada apparentemente senza uscita, una prigione che noi stessi abbiamo eretto, mattone dopo mattone, in nome di un progresso sempre più incontrollato ed incontrollabile. Il bidone, ammaccato, consumato, specchio fedele di un pianeta ferito, in agonia, è eletto a supporto su cui l’artista possa esprimere la sua sensibilità, trasferire la novità del suo messaggio.

Seconda mostra internazionale del movimento artistico culturale
Esasperatismo Logos & Bidone

Napoli, Castel dell’Ovo – dal 20 novembre al 2 dicembre 2007
Ore 17 (20 novembre), ore 9/17,30 (feriali), ore 10/13,30 (festivi)

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