[oblo_image id=”1″]Il Molise ha deciso di partecipare portando in fiera le testimonianze più significative della propria storia e della ricerca scientifica per metterle a disposizione dell’ampio pubblico, tanto nazionale quanto internazionale, che ogni anno è presente alla manifestazione.

Le scelte espositive sono state studiate per mesi e nessuna di esse è stata fatta a caso. La Regione Molise è infatti consapevole di come la forza del territorio risieda nella sua storia. Una storia antica, che ha visto il fiorire del primo nucleo della civiltà europea. E’ proprio nella zona dell’attuale città di Isernia, infatti, che si è insediato l’Homo aeserniensis che i visitatori di ExpoItalia potranno imparare a conoscere visitando lo stand allestito presso il padiglione numero 2 del Parco delle Esposizioni, all’Heysel di Bruxelles. Il nome dell’Homo Aeserniensis è entrato di diritto nella storia della paleontologia, come segno di una tappa importante nella continua ricerca delle origini dell’umanità. Seicentomila anni fa l’Homo Aeserniensis ha dato attuazione al primo conglomerato abitativo-sociale, alla prima forma di bonifica, al primo uso del fuoco, al primo impiego di tecnica coloristica a fini estetici.
E’ per questo che a Bruxelles ci si avventurerà sulle sue tracce nell’ambito di un convegno organizzato dall’Assessorato regionale alla Cultura volto a divulgare le nuove scoperte inerenti le sue abitudini, il suo modo di vivere ed organizzarsi socialmente.

Ma il Molise non intende dimenticare l’esistenza di un altro progenitore illustre: il guerriero Sannita. Il rappresentante dell’unico popolo che riuscì ad infliggere a Roma cocenti sconfitte, della stirpe combattente la cui capacità strategica ed organizzativa, documentata dal teatro sannitico di Pietrabbondante, non era inferiore alla forza. Proprio per questo, non mancherà nello stand della Regione la ricostruzione del teatro che ogni anno attira in Molise studiosi ed archeologi da ogni parte del mondo.

Ma i tesori che il Molise intende mostrare ai visitatori non sono solo di tipo archeologico. I molisani sono da sempre legati alle proprie tradizioni, forse proprio per il gene della fierezza, dell’attaccamento alla propria identità trasmesso loro dai Sanniti. E’ per questo che la macchina organizzativa di Bruxelles ha deciso di offrire a coloro che arriveranno all’Heysel uno “spaccato” delle tradizioni regionali. Alcune di esse affondano le radici nella notte dei tempi, come i riti dionisiaci legati all’Uomo Cervo di Castelnuovo al Volturno o quelli che portano il ‘marchio’ del Diavolo di Tufara. La rappresentazione di tali miti e della storia più recente attira ogni anno non solo i cittadini molisani emigrati in ogni parte del mondo, ma anche gli stranieri che abbiano avuto modo di imbattersi, ad esempio, in un filmato che ripercorre le tappe dei Misteri, gli “ingegni” che ogni anno, in occasione del Corpus Domini, sfilano lungo le strade di Campobasso. Anche queste, con la loro originalità ed il proprio pregio storico, artistico e religioso, si sono guadagnate un posto d’onore nell’ambito delle Fiera del Made in Italy.

Il rispetto e l’amore per le tradizioni non hanno però impedito al Molise di puntare sull’innovazione. La Regione ha deciso infatti di rappresentare, nell’ambito di Expo Italia, la sua capacità e la voglia di scommettere sulla tecnologia, sulla ricerca, in una parola sul futuro. Uno degli eventi più significativi della manifestazione sarà infatti la presentazione – il giorno 22 novembre nella sede di rappresentanza del Molise in Rue de Toulouse – da parte dell’Università Cattolica di Campobasso dei risultati, che hanno avuto rilievo nel mondo scientifico internazionale, dello studio epidemiologico chiamato “Moli-sani“: una ricerca approfondita sull’incidenza delle malattie tumorali e cardiovascolari sulla popolazione regionale che è stata presa come spunto a livello mondiale per riflessioni sui “fattori di rischio” nell’insorgenza di tali patologie.
Grazie a tale studio, il Molise testimonierà all’estero la propria voglia e capacità di lavorare in maniera sempre più incisiva per essere protagonista della lotta a malattie responsabili di ¾ delle morti nel mondo occidentale.

A testimonianza dei grandi progressi in campo scientifico compiuti dal Molise, in fiera sarà poi presente uno spazio dedicato ai visitatori che vogliano chiedere informazioni sull’attività della Neuromed, istituto di eccellenza a livello europeo.

Infine, il Molise intende affermarsi come regione entrata definitivamente ed a pieno titolo nell’obiettivo competitività. Lo farà promuovendo un evento “estemporaneo”, nel senso che si terrà al di fuori del programma ufficiale (il giorno 21 nella sede di rappresentanza regionale a Bruxelles) volto a registrare un primato: la presenza, sul territorio, del più alto tasso di imprese femminili in Italia. Ma lo farà anche “Ragionando di sviluppo”, grazie ad un convegno che mira a richiamare l’attenzione sulla necessità di costruire, con i programmi 2007-2013, strumenti di sviluppo che sappiano cogliere i bisogni delle realtà che compongono l’Unione europea.

Tale appuntamento bruxellese fa seguito al grande evento di Termoli, anch’esso curato dall’Assessorato alla Programmazione economica, nel quale si è discusso del passaggio del Molise dall’area Convergenza a quella della Competitività. In definitiva l’Expo vuole rappresentare l’occasione idonea a creare nuove reti di partnership convergenti su obiettivi specifici, oltre che ad attrarre in Molise considerevoli flussi turistici.

Tutti i rami dell’Amministrazione regionale hanno partecipato attivamente in direzione di tale scopo. Gli Assessorati alla Programmazione, alla Cultura ed al Turismo, uniti agli Istituti di ricerca scientifica, hanno infatti cooperato senza tregua per la riuscita di una manifestazione che costituisce, oltre che la “vetrina” per una realtà in continua crescita, una “fabbrica” di nuove idee di sviluppo.

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