Fedez non conosce mezze misure e con lui il pubblico: amato come un’icona pop, odiato da chi lo considera un provocatore di professione. A dieci anni esatti dal suo primo concerto al Forum di Assago, il rapper di Rozzano torna su quel palco che considera il più importante della sua carriera. Stasera e domani il palazzetto che in passato lo ha glorificato diventa il centro del suo mondo, con due date che intendono celebrare non solo il percorso artistico di Federico Lucia, ma anche la sua ostinata volontà di restare un protagonista, nel bene e nel male, del dibattito pubblico italiano. L’occasione è speciale: sei anni senza un suo concerto solista, un Sanremo 2025 che lo ha visto conquistare pubblico e critica con ‘Battito’ (quarto posto in classifica) e una cover di ‘Bella stronza’ insieme a Marco Masini che lo ha consacrato tra i momenti più intensi e discussi del Festival. La data di stasera è sold out da febbraio e in effetti il palazzetto appare gremito, ad eccezione di qualche posto in alto.  

Il ritorno sul palco non era nei suoi piani, ma è stato “un richiamo”. E per celebrare il decennale dal PopHoolista Tour, sceglie di riproporre il palco al centro: un abbraccio a 360 gradi ai fan che lo hanno accompagnato in questi dieci anni. Occhiali da sole calati sul viso, jeans e t-shirt nera, entra in scena poco dopo le 21.15, e sale sul palco, composto da due lunghi rettangoli sui quali vengono proiettati tanti diversi visual. Attacca subito ‘Bimbi per strada’, seguita da ‘Sapore’ e ‘Assenzio’: “Sono senza parole – dice al suo pubblico -. Sono passati 10 anni dall’ultimo Forum ed è bello tornare a casa”.  

Seduti tra gli spalti ci sono la mamma di Fedez e i figli Leone e Vittoria, ai quali dedica ‘Prima di ogni cosa’. Il momento è sentito. Le settimane che hanno preceduto i due concerti sono state un concentrato di polemiche: dalle foto in barca con Daniela Santanchè e Ignazio La Russa – che hanno scatenato i social – fino alle frasi su Jannik Sinner nelle nuove barre (“un purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler”), che hanno sollevato un caso politico con tanto di interrogazioni parlamentari da parte di esponenti della Südtiroler Volkspartei, e un esposto alla procura di Bolzano per “istigazione all’odio razziale” presentato dal consigliere comunale di Fdi Giuseppe Martucci.  

Il rapper ha replicato spiegando di aver voluto criticare il “fanatismo” e non Sinner in sé, e stasera lo ribadisce: “Credo che se una cosa non viene capita l’errore sia di chi lo ha scritto, mi assumo la responsabilità – spiega – ci tengo a spiegare. Il ragionamento non si capiva, prendo una tesi e la porto all’esasperazione. Volevo prendere un paradosso, ma è uscito malissimo, per gli atleti che nascono in Italia e spesso non vengono considerati italiani per il colore della pelle. Non sono riuscito ad applicarlo al più grande sportivo in Italia. Tutto quello che posso fare è chiedere scusa”.  

Durante la serata Fedez si emoziona e ripercorre nella scaletta alcuni dei successi del suo repertorio, da ‘Faccio brutto’ a ‘Bella storia’, passando per ‘Generazione Bho’, ‘Alfonso Signorini’ e ‘21 grammi’. Prima di attaccare ‘Pensavo fosse amore e invece’ annuncia ironico: “Il prossimo brano mi ha consacrato tra le élite dei cantanti italiani: se per De Andrè c’è ‘Bocca di rosa’ e per Guccini ‘L’Avvelenata’, per me c’è questa canzone”. Ricorda anche il produttore Fausto Cogliati, scomparso quest’anno. Ha prodotto i suoi primi dischi ed era al suo fianco 10 anni fa in questo stesso Forum. Accoglie gli amici Emis Killa, per un duetto su ‘Sexy Shop’, Marco Masini per ‘Bella Stronza’ e Francesca Michielin sulle note di ‘Cigno nero’, ‘Chiamami per nome’ e ‘Magnifico’. E a sorpresa il remix di ‘Mille’ con Orietta Berti, salutata da una standing ovation.  

Immancabile ‘Battito’, il brano che il rapper ha portato all’Ariston quest’anno. “Se non fosse per questa canzone credo che non sarei qui – osserva – le devo tanto. Senza battito non c’è vita, senza vita non c’è musica. La musica ora è il mio antitodo perché uccide tutto il rumore di fondo”. In scaletta c’è spazio anche per ‘Dolce vita’, e ‘Italiana’ con la grafica del palco che mostra delle onde altissime e Fedez che la intona a petto nudo. Nello show entra anche il suo rapporto con Chiara Ferragni, prima di ‘Bocciofili’: “Non rinnegherò mai un legame che ha dato vita ai nostri splendidi figli, ci sono legami invisibili e nodi che non si sciolgono” ammette. Stasera sembra esserci poco spazio per la questione ‘sold out’ sollevata da Selvaggia Lucarelli nella sua newsletter, dove ha smentito il trionfalismo dell’artista, spiegando che per la seconda data i biglietti sono ancora in vendita e segnalando la “misteriosa sparizione” della piantina dei posti dal sito di TicketOne, che rende difficile capire la reale disponibilità.  

Non si conoscono al momento i numeri ufficiali delle presenze di stasera ma a colpo d’occhio il palazzetto è gremito e tutti cantano con trasporto, filmando ogni istante dello show col cellulare. Con questo ritorno a casa Fedez sembra mettersi a nudo, abbandonando le polemiche, almeno per una sera, e lasciando che sia la sua musica a parlare. “Non era scontato che foste qua e sono grato. Spero che la fiducia che mi avete dato sia ripagata”, confessa prima del finale con ‘Senza pagare VS T-Pain’. Tra hit che fanno cantare migliaia di persone e dichiarazioni che, c’è da scommettere, finiranno per animare i talk show nelle prossime settimane, una cosa è certa: le due date al Forum potrebbero diventare il termometro di quanto il rapper di Rozzano sia ancora centrale nella cultura pop italiana. (di Federica Mochi)  

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