Un titolo che è già una dichiarazione sospesa, tra affermazione e domanda: “Cosa sono io” è il disco d’esordio di Cristiano Cosa, cantautore e polistrumentista tarantino classe 1995, pubblicato il 12 settembre per LuckyHorn Entertainment (distribuzione The Orchard). Undici tracce che non si limitano a comporre un album, ma diventano un vero percorso di ricerca identitaria, costruito in due anni e mezzo di lavoro tra Italia e Stati Uniti. 

Cosa, che negli ultimi anni ha calcato palchi importanti aprendo concerti per Ornella Vanoni, Fabrizio Moro, Tre Allegri Ragazzi Morti e Santi Francesi, racconta con questo lavoro una tensione continua tra fragilità e desiderio di rinascita. Non a caso, l’artwork realizzato da Nicoletta Micheli evoca il grembo materno e l’atto della nascita, simbolo di un nuovo inizio. 

 

L’album è un concept esistenzialista che mescola pop, canzone d’autore, ballad, funk e rock, sempre guidato dal pianoforte. C’è la leggerezza spensierata di “Come mi viene”, il respiro orchestrale e generazionale di “Girandola”, la saudade luminosa di “La vita cos’è”, ma anche la profondità struggente di “Cieli di carta”, che affronta il tema della guerra attraverso lo sguardo di un bambino. 

Il cuore pulsante del disco è “Per non morire”, introdotto dal preludio pianistico “Existo”: un brano che si carica della drammaticità del Do diesis minore, tonalità prediletta da Beethoven, e che diventa la sintesi della poetica dell’artista – cercare una forma di eternità nella musica, incidere il tempo attraverso la voce e il suono. 

Il racconto dell’artista
 

Cristiano stesso racconta così la genesi del titolo: “Lo dico con la stessa esitazione con cui si potrebbe pronunciare una domanda senza punto interrogativo: qualcosa di sospeso, ambiguo, imperfetto. Non ho mai voluto offrire risposte, ma mettere in scena la tensione che ci spinge a cercarle”. 

Registrato tra lo StudioGaudio di Taranto e il SudEstStudio di Guagnano, “Cosa sono io” porta con sé la direzione artistica di Francesco Gaudio e la presenza preziosa di Roberto Angelini alle chitarre e alla lapsteel. Alla produzione esecutiva, Simone D’Andria e Davide Ippolito di LuckyHorn Entertainment. 

Il disco arriva dopo una serie di singoli già accolti con favore e presentazioni live, tra cui l’Uno Maggio Taranto e il Rino Gaetano Day. Ora Cosa è pronto a portare il suo viaggio musicale anche dal vivo: dopo Roma, Taranto, Lecce, Torino e Milano, il tour approderà a New York con due date a settembre. 

“Cosa sono io” non è solo un debutto: è un manifesto di vulnerabilità e coraggio, il ritratto sonoro di un artista che fa della domanda, più che della risposta, il motore della sua musica. 

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