Casa Editrice: Scatole Parlanti
Collana: Voci
Genere: Raccolta di racconti
Pagine: 232
Prezzo: 18,00 €
Codice ISBN: 978-8832818420
“Summis desiderantes affectibus. Desiderando, con supremo ardore…” di Emanuela Di Matteo offre al lettore una raccolta di trentaquattro racconti che si muovono con eleganza tra il reale e l’invisibile, tracciando un percorso tanto visionario quanto inquietante all’interno della Roma contemporanea. L’autrice non si limita a descrivere una città ma ne esplora le profondità nascoste e le zone liminali dove la vita e la morte si intrecciano, e in cui il fantastico emerge inaspettato nella quotidianità e l’ordinario diventa straordinario.
Il fil rouge che attraversa la raccolta è la riflessione sull’essere umano e sulle sue contraddizioni: i protagonisti dei racconti sono costantemente in balia delle proprie passioni, dei propri desideri e delle proprie paure; l’autrice sembra suggerire che l’uomo sia guidato da forze dirompenti e a volte distruttive, e che la linea tra bene e male sia spesso sfumata. In questo senso, la lettura si fa stimolante e complessa: ciò che appare mostruoso può rivelarsi innocuo, mentre ciò che sembra angelico nasconde ambiguità inattese; il lettore viene così costretto a mettere in discussione i propri giudizi e pregiudizi, immergendosi in un universo morale fluido e ricco di contrasti.
Emanuela Di Matteo costruisce i racconti con maestria, oscillando tra realtà e sogno, quotidianità e prodigio, e creando una tensione narrativa costante che tiene vivo l’interesse. La città di Roma, con i suoi scorci familiari e i suoi angoli nascosti, diventa un teatro vibrante in cui uomini e creature sovrannaturali si osservano e interagiscono, rivelando le piccole meschinità e le rare istanze di grazia che definiscono l’esistenza umana. Fantasmi, streghe, gargoyle, fate, divinità antiche e gatti magici camminano tra le vie e i boschi della città, e ognuno di loro sembra partecipare a un grande e variopinto mosaico in cui nulla è lasciato al caso.
“Summis desiderantes affectibus. Desiderando, con supremo ardore…” suggerisce come sia cruciale il sentimento del desiderio nella vita degli esseri umani; l’autrice racconta con raffinatezza ma anche con disincanto la fragilità che ne consegue, in coraggiose storie che, tra orrore e bellezza, narrano situazioni e comportamenti che possono impattare profondamente sull’emotività dei lettori. Questa raccolta è un viaggio nell’invisibile e nel possibile; è un invito a guardare oltre la superficie delle cose per cogliere ciò che realmente costituisce la nostra esperienza: passioni, timori e la costante guerra tra bene e male che infuria nella nostra anima, portandoci ora ad abbracciare la luce e ora a farci avvincere dalle seducenti spire dell’oscurità.
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