(Adnkronos) – L’ACEA, l’associazione dei costruttori auto europei, lancia un duro allarme: in Italia scarseggiano le colonnine elettriche. Se le auto elettriche in Europa, si sono rivelate, almeno per ora, un autentico flop, a contribuire duramente alla débâcle delle EV ci sarebbero anche loro, le colonnine elettriche.
Tra timore dell’autonomia e impossibilità di trovare con facilità, così come accade per le auto endotermiche, delle stazioni di ricarica comode e accessibili, le auto elettriche sono ancora una volta al centro del dibattito pubblico. Un dato parla chiaro, secondo la Commissione Europea, entro il 2030, dovranno esserci poco più di 3,5 milioni di punti di ricarica, ciò implicherebbe che mediamente, ogni anno, vengano installate circa 410.000 colonnine, vale a dire oltre 30.000 al mese. Nel 2023, in tutta Europa, sono state installate 150.000 colonnine elettriche, in totale, nel Vecchio Continente, sono attualmente presenti 630.000 stazioni.
Per l’ACEA i dati diffusi dalla Commissione Europea sono sottostimati, perché servirebbero poco meno di 9 milioni di punti di ricarica entro il 2030, per consentire la “normale” circolazione di auto elettriche. In tutto questo, l’Italia è il fanalino di coda dell’Europa, un gap dovuto principalmente alla mancanza di un piano di mobilità che favorisca una reale diffusione delle colonnine e stazioni di ricarica elettrica. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Colonnine elettriche: l’Italia all’ultimo posto in Europa
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