Nel cuore della pianura padana, dove da secoli risuonano le note degli strumenti più pregiati al mondo, si è aperto un nuovo capitolo nella storia musicale di Cremona. La patria di Stradivari accoglie la seconda edizione dell’Electric Sound Village, trasformando per tre giorni la città della liuteria tradizionale in un palcoscenico elettrico che celebra l’evoluzione sonora contemporanea.

La rivoluzione elettrica della capitale degli strumenti

L’Electric Sound Village 2025 rappresenta molto più di una semplice fiera musicale. Sotto la direzione di Stefano Prinzivalli, l’evento trasforma Cremona in un crocevia internazionale dove maestri liutai provenienti da tutto il mondo presentano le loro creazioni elettriche più innovative. Dal 26 al 28 settembre, la manifestazione amplia i propri orizzonti oltre chitarre e bassi elettrici, abbracciando l’universo affascinante di Hammond e sintetizzatori.

La vera innovazione risiede nell’approccio esperienziale: i visitatori possono testare strumenti custom e vintage, inclusi amplificatori valvolari degli anni ’50, ’60 e ’70, all’interno di cabine insonorizzate appositamente progettate. Questa soluzione tecnica garantisce un’esperienza di ascolto di altissima qualità, permettendo di apprezzare ogni sfumatura timbrica senza interferenze esterne.

L’iniziativa si inserisce perfettamente nel tessuto culturale cremonese, creando un dialogo innovativo tra la sapienza tradizionale della liuteria artigianale e l’evoluzione tecnologica che ha plasmato il sound rock contemporaneo.

Un viaggio nella storia del rock attraverso documenti d’epoca

Cremona Electric: quando l'artigianato liutario incontra il rock
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La dimensione culturale dell’evento trova il suo apice nella mostra “Pagine di Rock”, curata da MADE IN ROCK APS. L’esposizione offre un affascinante viaggio temporale dal 1967 al 1980 attraverso 220 riviste d’epoca, manifesti di concerti e documenti originali che narrano l’evoluzione di un genere musicale rivoluzionario.

Questi materiali storici non rappresentano semplici cimeli, ma testimonianze viventi di come il rock elettrico abbia trasformato la cultura globale. Ogni pagina racconta l’emergere di nuove sonorità, l’evoluzione degli strumenti elettrici e l’impatto sociale di una musica che ha ridefinito i paradigmi espressivi del Novecento.

L’electric stage: dove tradizione e innovazione si incontrano

Il cuore pulsante dell’evento è l’Electric Stage, un palcoscenico che accoglie performance, presentazioni e incontri di altissimo livello. L’apertura della manifestazione ha visto protagonista l’Orchestra Giovanile Mousiké di Cremona con “Electric Symphony”, un omaggio che unisce la tradizione orchestrale cittadina alle nuove frontiere sonore.

Il programma della seconda giornata ha visto protagonisti assoluti Eugenio Finardi e Giovanni Maggiore in una riflessione pionieristica sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella produzione musicale contemporanea. Un tema di straordinaria attualità che posiziona Cremona all’avanguardia del dibattito tecnologico-musicale internazionale.

Cremona Electric: quando l'artigianato liutario incontra il rock
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La storia del rock italiano ha preso vita attraverso l’esibizione dei Supercombo, formazione storica che ha accompagnato Piero Pelù nei Litfiba, garantendo un sound potente e iconico che ha emozionato il pubblico presente. La giornata si è arricchita con le performance del promettente bluesman Can Bayoglu e dei giovani talenti della Scuola Demasound di Firenze.

Quando la musica incontra la letteratura

La giornata conclusiva ha proposto una formula innovativa che mescola generi musicali e cultura letteraria. L’esibizione del virtuoso violinista Stefano Zeni in duo con Gianluca Martino, chitarrista dei Rockets, ha dimostrato eloquentemente come gli strumenti elettrici possano superare ogni definizione convenzionale.

Il pomeriggio ha celebrato la dimensione scritta della cultura rock con due personalità fondamentali: il giornalista e critico musicale Ezio Guaitamacchi ha presentato il suo ultimo lavoro “Nice to rock you”, mentre Franco Mussida, chitarrista fondatore della Premiata Forneria Marconi, ha raccontato la propria carriera attraverso l’autobiografia “Il bimbo del carillon”.

Questi appuntamenti letterari, uniti agli incontri tecnici dedicati a figure leggendarie come il liutaio Wandrè e alle sonorità di Hammond e sintetizzatori, confermano l’Electric Sound Village come un crocevia essenziale di cultura, tecnica e storia del rock.

Un palcoscenico internazionale per l’eccellenza musicale

Cremona Electric: quando l'artigianato liutario incontra il rock
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L’edizione 2025 della manifestazione si distingue per la sua dimensione internazionale, garantita dalla partecipazione dell’Agenzia ICE che ha organizzato una missione incoming di 39 operatori provenienti da mercati maturi ed emergenti. Australia, Brasile, Germania, Giappone, Stati Uniti e molti altri paesi confermano Cremona come hub globale dell’eccellenza musicale.

I numeri del settore testimoniano la vitalità del comparto: le esportazioni di strumenti musicali italiani hanno raggiunto nel 2024 un valore di 161 milioni di euro, con una crescita costante dal 2020. Secondo l’Osservatorio 2024, il 53,8% delle imprese attive nel settore produce ricavi anche all’estero, confermando la competitività internazionale del made in Italy musicale.

La manifestazione, che coinvolge oltre 400 espositori (più del 50% esteri), un programma di oltre 200 eventi e più di 1000 artisti, si conferma un appuntamento strategico per professionisti e appassionati. L’Electric Sound Village, con la sua formula innovativa, onora la tradizione liutaria cremonese proiettandola verso un futuro elettrico ricco di possibilità creative e tecnologiche.

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