Prosegue il viaggio di “Atelier”, il nuovo album del compositore e pianista Remo Anzovino, tra gli interpreti più originali ed eclettici della musica strumentale contemporanea. Dopo una primavera di tutto esaurito nelle principali città italiane e un’estate di concerti tra Italia ed Europa, la tournée si avvia alla conclusione con due appuntamenti imperdibili: il primo ottobre a Mestre (Va) per il Festival delle Idee e, soprattutto, il 5 ottobre per l’Ostia Antica Festival, nello scenario unico del Teatro Romano (ore 21). Quella nella Capitale sarà una data speciale, l’ultima tappa italiana prima della ripartenza internazionale. “Qualche tempo fa ho visitato il Parco Archeologico di Ostia Antica”, racconta Anzovino. “Immaginare oggi di tornarci per suonare piano solo in quel contesto è qualcosa che mi dà i brividi.
Il tutto a poche settimane da un altro importante ritorno, quello in Giappone, un Paese a cui sono profondamente legato e che tanta ispirazione mi ha dato e continua a darmi. Sarà la mia terza volta lì, ed è una grande gratificazione suonare in sale di grande prestigio, luoghi semplicemente ideali per la mia musica e per la scaletta di questo disco”. A novembre, infatti, l’artista sarà protagonista in Giappone, con tre date esclusive in sale di grande prestigio: il 4 alla Suntory Hall di Tokyo, il 5 alla Phoenix Hall di Osaka e il 6 alla Alti Hall di Kyoto, a supporto dell’uscita di ‘Atelier’ sul mercato nipponico. Pubblicato a fine gennaio su etichetta Decca Italy, ‘Atelier’ celebra i vent’anni di carriera di un artista capace di unire profondità e immaginazione sonora. Il disco, registrato dal vivo in piano solo, ha subito riscosso un grande successo, esordendo al settimo posto della classifica Fimi dei cd e vinili più venduti in Italia, risultando l’album strumentale più venduto in assoluto.
La particolarità del progetto risiede anche nel luogo della sua creazione: l’atelier del celebre artista Giorgio Celiberti. È stato proprio il Maestro a voler ospitare la musica di Anzovino nel suo studio, dove l’album è stato registrato con la presenza del pubblico in due serate esclusive. L’album si compone di un inedito, Chaplin – brano composto vent’anni fa per la sonorizzazione del film “Il Circo” e mai pubblicato prima – e venti tracce scelte tra i suoi lavori più amati, qui ri-composte dal vivo in versioni nuove e originali. In ‘Atelier’ convivono le grandi passioni di Anzovino: il cinema, l’arte e un amore profondo per il pianoforte, in un linguaggio universale che fonde classica, jazz, tango e la grande tradizione cinematografica italiana, che gli è valsa un Nastro d’Argento nel 2019 per le sue colonne sonore.
Il disco in piano solo e live – anticipato dai brani Chaplin, Istanbul e Galilei e disponibile su tutte le piattaforme digitali e in versione fisica (a questo link) – ha esordito al 7° posto della classifica Fimi dei cd e Vinili più venduti in Italia, album strumentale più venduto in assoluto, superando così i risultati ottenuti del precedente ‘Don’t Forget to Fly’, primo suo album completamente piano solo. Arrivato dopo ventuno album e a distanza di due anni da ‘Don’t Forget to Fly’, il suo ultimo lavoro in studio e il primo piano solo, è una vera e propria festa, che delle celebrazioni importanti ha voluto mostrare lo spirito. È stato infatti registrato con il pubblico nello studio del celebre artista Giorgio Celiberti – in alcuni casi mantenendone gli applausi – in due esclusive serate a invito.
Compongono l’album un inedito e venti brani scelti tra i suoi lavori più rappresentativi e quelli più amati dal pubblico, qui composti nuovamente dal vivo e dunque rinati in nuove e originali versioni. Pianista e compositore con oltre trenta milioni di streaming sulle principali piattaforme digitali, Remo Anzovino ripercorre in questo disco una carriera che ha saputo fondere musica, arte e cinema e che lo ha portato, nel 2019, alla conquista del Nastro D’Argento – Musica dell’Arte per le sue colonne sonore.