“Se fosse un film sarebbe un biopic, ma attenzione nessuna narrazione didascalica, sarà uno spettacolo che vuol ricostruire un’esistenza basata sul lavoro, il sacrificio, la passione, la dedizione assoluta, in cui tutto si confondeva e conviveva, in un unico percorso di vita. Raffaella Carrà è stata un’antesignana, donna di spettacolo e comunicazione, soprattutto è stata una donna orgogliosamente libera e non ha mai smesso di esserlo”. Luciano Cannito, regista, coreografo, autore teatrale, anticipa all’Adnkronos il debutto di ‘Raffaella El Musical!’, che sarà a Madrid al Teatro Capitol Gran Vía il 3 ottobre e in cartellone fino al 28 dicembre.  

“Non è un caso che lo spettacolo, che si avvarrà delle coreografie di Fabrizio Prolli, debutti proprio in quella città che a Raffaella Carrà ha dedicato una piazza, ma soprattutto in Spagna – prosegue Cannito – un Paese che amava, da cui era contraccambiata, fin dalla sua prima apparizione, nel 1976, un anno dopo la morte di Franco. Accompagnata dalla colonna sonora di alcuni tra i suoi maggiori successi, tra cui il Tuca Tuca, ‘censurato’ all’inizio dalla televisione italiana – anticipa- ho scritto uno spaccato’ di vita ‘spettacolare’, ma anche intima, personalissima, con una voce fuori campo, quella della madre, la sua forza, il suo sostegno, la sua luce”.  

Tutto è cominciato con il musical ‘Fame’ firmato dallo stesso Cannito. “La produttrice Valeria Arzenton cercava per il nuovo musical la stessa forza, la stessa energia, la stessa vitalità che avevo impresso in ‘Fame’. Vitalità di cui Raffaella Carrà è stata l’emblema – prosegue il regista e autore – rompendo quella quarta parete tra spettatori e platea. Una donna, un’artista che è riuscita a creare, negli anni, un’immediata e sempre crescente empatia tra il pubblico. Non solo l’Italia le deve molto, ma soprattutto la Spagna. Non solo donna di spettacolo, Raffaella Carrà, diva assoluta della tv, del teatro, del cinema, ricordo che ha anche lavorato accanto a Mastroianni, Monicelli, Bill Crosny, Jean Marais, ma anche femminista ante litteram, ha lottato per i diritti di tutti e si divertiva a ricordare che fosse un’icona gay'”. 

Nel musical, che vedrà in scena una compagine di giovani interpreti, oltre 30 tra attori, ballerini e cantanti, anche ricordi personali di Luciano Cannito. “‘Ho ‘conosciuto’ Raffaella Carrà quando avevo 8 anni – prosegue- Mi sono innamorato di lei, ma ero solo un bambino. Solo qualche anno più tardi ho avuto modo di parlarle davvero, ero con il mio amico Alessandro Lo Cascio e Rossella Brescia. Mi ha incuriosito la sua estrema semplicità e sincerità, quel particolare feeling che sapeva creare con le persone che aveva davanti, semplicità, ma anche grandeur ed eleganza. E poi di Raffaella Carrà mi ha sempre colpito la dedizione assoluta ai suoi impegni quotidiani, alle prove, agli spettacoli. E’ quello che manca forse a molti giovani, oggi. Mi piacerebbe che la grande diva italiana, ma adottata dal mondo, continui ad essere un esempio per tutti noi”.  

La danza, grazie alle coreografie di Fabrizio Prolli, sarà protagonista di ‘Raffaella El Musical!’. “Non ho chiesto a Fabrizio di portare in scena il passato -spiega Cannito- ma di rivisitare un’epoca e la sua protagonista. La grande rivoluzione di Raffaella Carrà, a mio avviso, è stata soprattutto quella di anticipare i gusti e le tendenze di un Paese. Raffaella era avanti di almeno 20 anni, e la sua danza, le sue coreografie non erano mai volgari, erano eleganti, iperfemminili, sensualissime. E questo il pubblico lo aveva capito”.  

Fondatore e direttore artistico di Roma City Ballet Company – Roma City Musical e dell’Accademia internazionale di arti performative ‘Art Village’, membro del Consiglio di Sorveglianza della Siae, direttore artistico del Teatro Alfieri di Torino e del Teatro Gioiello di Torino, presidente del Teatro Stabile Mercadante della Città di Napoli, a che punto è della sua carriera, Cannito? “Ho deciso che voglio fare solo spettacoli e occuparmi di progetti che mi appassionano- risponde- Continuare a ricercare e curiosare. Voglio ancora essere sorpreso, stimolato, inseguito da quel fuoco sacro, che non ho mai stesso di alimentare in oltre 50 anni di carriera, spero onesta e appassionata”. Intanto la domanda è d’obbligo: a quando il musical su Raffaella in Italia? “Ci stiamo lavorando, speriamo sia la prossima stagione”.  

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui