A distanza di un anno dalla scorsa intervista (http://www.oblo.it/queens-kitchen/) siamo tornati ad incontrare Annalisa, la food blogger pugliese che ogni giorno ci delizia con le sue creazioni culinarie. Impossibile non avere l’acquolina in bocca curiosando il suo blog o sfogliando le foto postate su Instagram.

Mamma e moglie, amante della lettura e dello sport, Annalisa è una donna sprint e sempre attiva. La Queen’s Kitchen (così si chiama il suo blog) sforna ogni giorno delizie, belle, buone e genuine. Provare per credere!

 

-Annalisa, come è cambiata la tua vita da quando hai intrapreso questa strada?
Diciamo che trasformare una passione in un lavoro richiede tempo ed impegno costante. Io ho frequentato corsi pratici con diversi chef per imparare i segreti e le tecniche della cucina, di storytelling per raccontare le mie ricette e di social media management per promuovere quello che faccio, il tutto senza però snaturare quello che sono e che mi piace fare.

Cosa sognavi di fare da bambina?
Ho sempre sognato di fare l’interprete e infatti sin da piccola ho sempre amato studiare le lingue straniere, imparavo canzoni in inglese e le traducevo, per le mie amiche di liceo era una sorta di vocabolario ambulante.

-Con chi ti piacerebbe cucinare?
Per me cucinare é una forma di amore, significa prendersi cura di qualcuno quindi mi piacerebbe cucinare con i miei figli: quando erano piccoli non li ho mai fatti pasticciare forse perché ero inesperta e combinavo disastri anche da sola, ora che vivono lontani e hanno imparato a cucinare anche loro per necessità, sarebbe bello ritrovarsi insieme davanti ai fornelli, ma ora quando tornano a casa hanno già una lista di piatti della mamma che vogliono assolutamente mangiare prima di ripartire, quindi credo rimarrà un sogno!
-E chi vorresti avere invece come ospite?
In genere cucino solo per le persone a cui voglio bene e con le quali mi piace trascorrere del tempo, ma un’eccezione per i miei scrittori preferiti la farei volentieri: Alessandro Baricco, Erri De Luca, Margaret Mazzantini.

-Quanto impegno c’è dietro il tuo lavoro?
Tantissimo! Forse le persone dal di fuori non se ne rendono conto ma per esempio la foto su Instagram è solo l’ultimo step: prima bisogna pensare alla ricetta, poi fare la spesa scegliendo gli ingredienti migliori, cucinare, fotografare e per fare foto belle bisogna curare tutta una serie di dettagli, io amo scegliere con cura piatti, tazze, tovaglie, posate, fiori, oggetti che siano in tema con la stagione o con la ricetta stessa, poi bisogna scrivere il post per il blog, le didascalie per la fanpage di Facebook, per Twitter, Instagram e Pinterest e poi ancora, adesso che ci sono le Stories di Instagram e Snapchat, filmare il procedimento della ricetta. Inoltre come food blogger spesso ricevo inviti per eventi presso ristoranti o aziende del settore che prevedono recensioni e condivisione sui canali social. Lavoro che la maggior parete delle volte non viene nemmeno retribuito.

-C’è tanta concorrenza in giro, non si può mai mollare la presa…
Questo è verissimo, ma credo che oltre all’impegno e alla passione servono innanzitutto onestà e serietà: dopo i grandi nomi, ci sono migliaia di persone che si improvvisano esperte di questo o quello, che commettono errori grammaticali e scopiazzano lo stile di altre persone, che comprano like e follower per raggiungere il grande pubblico senza nemmeno avere un blog. Io, nel mio piccolo, cerco di compiere scelte coerenti con il mio modo di essere e di agire e pazienza se non diventerò ricca e famosa!

-Spesso le tue foto sono accompagnate da didascalie contenenti passaggi letterari che ti hanno colpito: quanto e perché è importante la lettura?
Sì, credo che questo sia uno dei miei tratti distintivi, ho coniugato le mie grandi passioni, la lettura e la cucina: mi piace accompagnare il momento della colazione virtuale con brani dei libri che leggo. Così come non posso immaginare la mia vita senza cibo, così mi è altrettanto impossibile pensare le mie giornate senza lettura: sarà che sono sempre stata timida e solitaria sin da bambina, i libri sono i miei amici silenziosi, quelli che non mi tradiscono mai e che ci sono sempre quando ne ho bisogno, che mi fanno viaggiare anche quando sono sul divano di casa e che mi permettono di comprendere me stessa a fondo, anche quando sono stanchissima non mi addormento mai senza prima leggere qualche pagina.
-La cucina straniera che ti piace di più? (indica, se ti va, un piatto in particolare)
Da un anno a questa parte ho finalmente scoperto la cucina giapponese e anche se faccio ancora un po’ di confusione tra sashimi e nigiri, futomaki e uramaki, sono pazza di questi sapori orientali, del loro modo di accostare gli ingredienti.

-Progetti futuri?
Da tre mesi collaboro con una rivista letteraria online che si chiama Vingt-Deux Pensées scaricabile gratuitamente dal sito, dove le mie ricette sono accompagnate dai racconti degli altri scrittori che contribuiscono al giornale: è un progetto in cui credo molto, perché mi piacciono le persone che si mettono in gioco per le loro idee. Già da tempo le mie ricette ”sane” sono sul portale di Cucina Mancina che riunisce tutti i ”mancini alimentari” ovvero le persone che soffrono di allergie e intolleranze o che semplicemente hanno scelto di nutrirsi in modo consapevole. Inoltre mi vedrete in una puntata di ”Un posto a tavola”, una trasmissione televisiva di TeleDehon in cui per la prima volta ho cucinato davanti alle telecamere e poi aspetto nuove proposte, in ogni caso mi trovate sempre a spadellare nella mia Queen’s Kitchen!

 

Lasciati tentare dalle prelibatezze di Annalisa, visita il suo blog: http://www.queenskitchen.it/

Seguila anche su Instagram: https://www.instagram.com/queenofmydreams/

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